Biscotti al pepe
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Diciamolo chiaramente: i biscotti sono davvero irresistibili, perfetti da inzuppare nel latte, ideali per la merenda e irresistibili per gli spuntini golosi; risultano sempre molto graditi da grandi e piccoli. I biscotti sono molto semplici da fare e, grazie alla presenza di ingredienti che quasi certamente abbiamo già in dispensa, fanno la felicità di tutti perché facendoli in casa si risparmia tantissimo e si utilizzano materie prime di qualità. Certo: comprarli in offerta al supermercato a volte conviene, ma volete mettere la soddisfazione di farli con le proprie mani?
Sapete da cosa deriva il termine “biscotti”? Deriva dal fatto che vengono cotti due (bis) volte. In effetti per dare loro quella classica friabilità e tostatura spesso si rimettono in forno dopo averli tagliati, come ad esempio nel caso dei famosi cantucci. Non tutte le ricette prevedono una doppia infornata, ma spesso succede così. Il biscotto è ancora attualmente uno dei dolci più semplici da realizzare e affonda le sue radice in epoche lontanissime. La loro storia fa addiritturariferimento alla mitologia greca. In alcuni narrazioni si legge che Giasone, andando alla ricerca del vello d'oro, abbia chiesto al suo cuoco di preparare il pane da conservare durante la spedizione. Il cuoco un po' maldestro si addormentò durante la cottura ottenendo così una sorta di pane asciutto molto friabile. In effetti, inavvertitamente creò una sorta di cracker. Giasone, comunque, li portò con sé sulle navi e la scelta fu vincente. Non avendo praticamente più acqua al proprio interno, quel pane si conservò a lungo senza ammuffire e fu addirittura inzuppato nel vino diventando dolce e buonissimo! Questo è ciò che avviene tutt'ora con i cantucci inzuppati nel Vin Santo ad esempio.
Al di là del mito e delle leggende, l'origine dei biscotti è antichissima e, anche se oramai fanno parte delle abitudini culinarie degli italiani, la loro origine è decisamente arcaica. Di preciso non si sa con certezza quando siano nati e perché; molto probabilmente sono nati da un semplice errore di cottura o di impasto. Le prime tracce di veri e golosi biscotti le ritroviamo in Asia, dove già in epoca preistorica gli uomini primitivi erano soliti modificare un po' quello che era il loro pane porzionandolo in piccoli pezzetti secchi che i pastori e i cacciatori potevano portare con sé durante il lavoro. Molto spessoper render dolci questi tocchetti di pane si aggiungeva il miele che faceva anche da conservante. In epoche più recenti in alcuni testi romani si fa riferimento a un certo Apicius, un cuoco dalle idee innovative che si ipotizza essere stato il primo a creare i biscotti utilizzando un impasto fatto con frumento e farine. Una volta fatta bollire questa miscela, Apicius la metteva a seccare al sole e poi la tagliava in piccoli quadrotti che in seguito friggeva. Se facciamo ancora un altro salto temporale si può attribuire la nascita del biscotto moderno agli olandesi che avevano l'abitudine di mettere nei forni un piccolo pezzetto di impasto di pane, in modo da capire il grado di calore del forno stesso. I pezzetti che si cuocevano subito venivano poi cosparsi di zucchero e mangiati, in modo da non sprecarli.
Esistono infinitetipologie di biscotto; i frollini ad esempio. Come dice lo stesso nome, i frollini hanno la caratteristica di essere fatti con la pasta frolla che li rende molto friabili. A seconda, infatti, degli ingredienti e del procedimento impiegati si possono ottenere mille combinazioni diverse: più o meno duri, burrosi, leggeri, rustici, farciti, etc. I biscotti, poi, non sono solo molto amati e famosi in Italia: basti pensare al celebre cookie americano, un biscotto dalle dimensioni notevoli che si può trovare anche da noi nelle caffetterie dallo stile internazionale, oppure agli elegantissimi macaron parigini che oramai sono conosciutissimi e apprezzati anche qui per i loro colori e il loro gusto delicato.
I biscotti vengono divisi, come dicevo poco sopra, in diverse tipologie in base all'impasto creato: secchi, molli, friabili e ripieni. Ogni Regione ne ha di particolari e tipici, ad esempio i krumiri nati a Monferrato che hanno la tipica forma di baffi, oppure i ricciarelli di Siena, morbidi e pastosi e che vengono inondati di zucchero a velo.
Una piccola curiosità non culinaria: sapete che il termine biscotto si usa anche nel gergo calcistico? Con questa parola si indica quando una partita è si è decisa ancor prima di giocare, un risultato già stabilito insomma, quindi alterato.
Non vi resta che provarli tutti! Scegliete quello che più vi piace e vedrete che non li comprerete più!