Kcal x 100gr: 130
Allergeni: -
Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno
Alimentazioni: Onnivora
La carne di coniglio è ottenuta dalla macellazione del coniglio domestico, allevato appositamente a questo scopo e molto più raramente dal coniglio selvatico, prodotto della caccia. In Italia, in particolare, se ne individuano tre varietà: il nano, il medio e il gigante con caratteristiche nutrizionali e culinarie leggermente diverse.
Questo tipo di carne non è molto diffuso, i paesi che ne fanno largo uso sono alcuni paesi del bacino del Mediterraneo come l'Italia, la Francia e la Spagna e alcuni paesi asiatici come la Cina ma anche la Corea del Nord.
Nel nostro paese in particolare questo tipo di carne è sempre meno utilizzata per diversi motivi, sicuramente il costo elevato di questa carne e la difficoltà di preparazione sono alcuni dei motivi principali.
Rispetto al manzo e al maiale o al pollo, sicuramente il coniglio ha una resa inferiore ad un costo più elevato.
Il coniglio, oltre ad essere venduto intero, può essere commercializzato diviso nelle sue due parti, la sezione anteriore che comprende il collo, le spalle, le zampe anteriori e il carré ovvero la cassa toracica, viene esclusa completamente la testa che non si utilizza e la parte posteriore che comprende la sella ovvero il muscolo che percorre la spina dorsale e tutta la sezione posteriore.
La carne del coniglio è una carne bianca molto digeribile per questo spesso viene utilizzata per lo svezzamento dei bambini.
Dal punto di vista nutrizionale questa carne costituisce un'ottima fonte di proteine, con un apporto di lipidi limitato, solo il 5,5%, con un apporto calorico moderato che conta circa 130 kcal ogni 100 g, Ovviamente le kcal potrebbero variare a seconda del tipo di allevamento e dalla varietà dell'animale stesso.
Inoltre, questa carne risulta essere una buona fonte di sali minerali come potassio, ferro e fosforo nonché di Vitamina PP altrimenti detta niacina.
In cucina questo particolare tipo di carne è solitamente preparato in umido, arrosto o al forno. Due ricette sono degne di nota la prima è il Coniglio all'Ischitana e la seconda è il Coniglio alla Sanremese.
In particolare per la prima ricetta, i conigli sono allevati in particolari buche per consentire loro di poter scavare cunicoli e mantenere una vita attiva conferendo alla carne da essi ricavata maggior sapore e consistenza.
In questa ricetta la carne di coniglio è cotto in uno specifico tegame in coccio con aglio, olio di oliva, sale, peperoncino, vino bianco Biancolella (una DOC ischitana) pomodorini e spezie tipiche dell'isola. Non solo la carne può essere consumata come secondo piatto ma il sugo che ne deriva è ottimo per condire degli ottimi scialatielli (pasta tipica della zona).
Per quanto riguarda la seconda ricetta, invece, il coniglio è arrostito in padella insieme ad ingredienti come le famose olive taggiasche, agli odori come cipolla, timo, rosmarino, uno stelo di sedano, a qualche gheriglio di noci, il tutto sfumato con dell'ottimo vino rosso.
Con qualche variante questa ricetta assume anche il nome di coniglio alla ligure.