Kcal x 100gr: 335
Allergeni: Cereali E Derivati
Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno
Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana
Il farro è una specie di frumento, non tutti siamo abituati ad intenderlo così, è addirittura la specie più antica di frumento, coltivato e consumato fin dal Neolitico.
Ne esistono di tre tipi, quello piccolo, il più antico, il medio di poco più recente ed il più recente in assoluto quello grande detto anche spelta. Le sue origini possono essere fatte risalire fino alla preistoria e sembrerebbe che l'area geografica di origine possa essere collocata nell'odierna Turchia.
Si tratta di un alimento che ha costituito la base dell'alimentazione di molti popoli, soprattutto quelli affacciati sul Mediterraneo, per secoli. In particolare voglio ricordare di come il farro costituisse l'alimento fondamentale per il sostentamento delle legioni romane impegnate nelle conquiste territoriali che avrebbero costituito poi l'Impero Romano. Il farro non solo era consumato tal quale una volta bollito ma era già utilizzato all'epoca per realizzare focacce, pane e polente.
Addirittura lo stesso termine farina deriva proprio dalla parola farro.
Nel corso dei secoli il farro è stato soppiantato da specie di frumento dalla resa maggiore come il grano tenero, derivante dal farro grande e quello duro, derivante dal farro medio.
Il farro è stato rivalutato negli ultimi decenni, in quanto ha caratteristiche nutrizionali sicuramente interessanti soprattutto per il suo contenuto proteico più elevato rispetto ad altri tipo di frumento.
Prima del suo consumo il farro ha necessità di essere dapprima decorticato perchè i suoi chicchi sono racchiusi in un involucro piuttosto coriaceo che non consentirebbe il suo consumo.
In commercio si trova sia la versione decorticata, che presenta ancora parte del rivestimento esterno, sia la versione perlata nella quale i chicchi sono stati privati completamente della cuticola esterna rendendo anche la cottura più veloce.
Dal punto di vista nutrizionale, questo alimento è sicuramente ricco di proprietà. Si tratta di un alimento prevalentemente glucidico, è costituito per un buon 70% di carboidrati, ma ha un buon contenuto anche in proteine ad alto valore biologico e di fibre.
Soprattutto il contenuto in fibre concorre nell'abbassare l'indice glicemico di questo alimento rendendolo prezioso anche nell'alimentazione di chi ha problemi di glicemia o addirittura di diabete. Le fibre rallentano, infatti, l'assorbimento dei glucidi evitando i picchi tanto deleteri.
Ma non è finita, il farro contiene anche micronutrienti assolutamente importanti per il benessere come sali minerali tra i quali il potassio, il magnesio ed il ferro ma anche un bouquet di vitamine molto utili come le vitamine del gruppo B.
Le controindicazioni nel consumo di questo cereale riguardano in primo luogo i celiaci poiché contiene glutine ma anche chi soffre di allergia al nichel poiché ne contiene un buon quantitativo.
Il farro oggi giorno è un ottimo ingrediente per minestre nelle stagioni fredde ma anche di insalate miste nei mesi più caldi. Tuttavia è ancora largamente utilizzato per la realizzazione di prodotti di panificazione tra i quali focacce, pani, grissini, cracker, non solo ma è anche utilizzato per realizzare la pasta.
La sua farina è molto versatile e può essere utilizzata alla stregua di quella di frumento.