Kcal x 100gr: 133
Allergeni: Cereali E Derivati, Uova, Latte
Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno
Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana
Con il termine gnocchi s'intende qualsiasi tipo d'impasto che viene poi porzionato in tocchetti. Che sia un impasto a base di patate, il più diffuso e famoso in Italia, a quello a base di pane o ancora di acqua e farina o di semolino non è importante, se da questi impasti vengono modellati dei tocchetti di forma più o meno tondeggiante, questi prenderanno il nome di gnocchi.
Solitamente gli gnocchi sono cotti in abbondante acqua salata o ancora in brodo, una volta scolati si condiscono con sughi di diverso tipo, dal classico ragù, al pesto o ancora anche in bianco con condimento a base di burro magari aromatizzato con erbe o ancora con della cannella.
Nella tradizione culinaria mediterranea gli gnocchi solitamente costituiscono un primo piatto ma non è insolito, soprattutto nelle regioni più ai confini con l'Austria, consumarli come contorno solitamente accostati a piatti di carne.
Come dicevo ad identificare gli gnocchi è più la forma che la sostanza, primi tra tutti, come dicevo poc'anzi, gli gnocchi alle patate. Questi sono preparati con un impasto realizzato con patate lessate, schiacciate finemente con l'apposito schiacciapatate e impastate con poca farina, un uovo e un pizzico di sale.
L'uovo non è necessario, anche se la tradizione lo prevede, potrete benissimo adattare la ricetta anche per i vostri amici vegani, sarà sufficiente aggiungere alle patate schiacciate poca farina fino ad ottenere un impasto lavorabile.
Per la realizzazione di questa ricetta sarà fondamentale scegliere patate vecchie e farinose, così da ottenere un impasto morbido e facilmente lavorabile con l'aggiunta di veramente poca farina.
Altra versione molto diffusa in Italia, come dicevo principalmente nelle regioni più nordiche, sono gli gnocchi di pane chiamati canederli o in lingua tedesca Knodeln. In questo caso il pane sostituisce integralmente le patate e l'impasto è spesso arricchito con formaggio grattugiato, uova ma anche pezzetti di formaggio e addirittura speck.
Questi ultimi sono serviti sia in brodo caldo che conditi soprattutto con burro nocciola, quindi fatto leggermente imbrunire e aromatizzato con erbe.
Sempre al confine con l'Austria troviamo anche gli Spaetzle ovvero gnocchetti di forma irregolare a basi di acqua e farina, i più famosi sono quelli con aggiunta di spinaci all'impasto, questi sono serviti tradizionalmente con un sugo di panna e speck o panna e prosciutto.
Di gnocchi ne esistono davvero una varietà infinita e servirebbe un libro intero per poterli descrivere tutti, mi limito a citare gli ultimi: gli gnocchi alla romana, in questo caso la ricetta prevede che si ottenga un impasto cuocendo il semolino in un mix di latte e burro. Successivamente si aggiunge l'uovo ed il parmigiano.
Si modella con l'impasto un salsicciotto di circa 5 cm che si ripone in frigorifero a freddare e solidificare, quindi da questo si tagliano dei dischi di circa 1 cm di spessore. Questo è l'unica eccezione alla nomenclatura, infatti a differenza di altri gnocchi, in questo caso non si tratta di pezzi d'impasto ma di veri e propri dischi.
Gli gnocchi si dispongono in pirofila, conditi con burro e spolverati con pecorino e con altri fiocchetti di burro, quindi si fanno gratinare in forno. Anche il metodo di cottura costituisce, in questo caso, un'eccezione rispetto agli gnocchi classici.
Dal punto di vista nutrizionale, è difficile trovare delle caratteristiche comuni, sicuramente si tratta di un alimento molto ricco, principalmente costituito da carboidrati, ma diventa facilmente un piatto unico con l'aggiunta di un sugo a base proteica, come un bel ragù di carne.
A questo punto non vi resta che scoprire quanti e quali altri tipi di gnocchi esistono e potete divertirvi a sperimentarli nelle vostre cucine alla faccia di chi vuole che gli gnocchi siano preparati solo il giovedì.