Tempo di preparazione: 30 min
Tempo di cottura: 8 min
Tempo di riposo: 0 min
Dosi per: 4 persone
Metodo di cottura: Friggere
Stagioni: Primavera, Autunno, Inverno
Servizio: Caldo
Difficoltà: Medio
Ora ve lo dico subito, ma prima vi spiego perché hanno questo nome. La ricetta carciofi alla giudia affonda le sue origini nella tradizione giudaico-romana, e infatti queste meraviglie si potevano mangiare spesso e volentieri nella zona chiamata Ghetto, ma come vi dicevo oggi si trovano un po' ovunque. Assumono la forma di un fiore perché vengono fritti due volte e questo processa porta ad aprirli parecchio. C'è chi fa i carciofi alla giudia al forno ma in questo e in altri casi credo che ogni tanto la frittura non sia da demonizzare. Fatti così hanno tutto un altro sapore!
Per realizzare questa ricetta serviranno dei carciofi romaneschi, i quali sono di grandi dimensioni, con capolini di forma tondeggiante e compatti.
Eliminate le foglie esterne dei carciofi, quelle più dure, tagliate i gambi in modo da lasciarne almeno 4-5 cm attaccati al capolino, poi con un coltellino o un pelapatate pulite i gambi rimuovendo la parte esterna più fibrosa. Ora utilizzando un coltellino affilato tagliate la parte superiore delle foglie rimaste, quella viola, tenete il coltello leggermente inclinato e fate ruotare il carciofo sotto di esso in modo da ottenere come la forma di un bocciolo. A questo punto eliminate la barbetta centrale scavando con un coltellino; man mano trasferite i carciofi preparati in acqua acidulata con il succo di limone, in modo da non farli annerire.
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Intanto portate l’olio ad una temperatura di 130°C in un pentolino dai bordi alti e sufficientemente capiente da contenere i carciofi preparati.
Prima di friggere i carciofi assicuratevi che siano ben asciutti, scolateli e tenendoli per il gambo eliminate l'acqua di ammollo agitandoli energicamente sopra al lavandino, dopodiché tamponateli con carta assorbente; fate attenzione perché un eccesso di acqua nell’olio caldo lo farà schizzare.
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Quindi trasferite i carciofi nell’olio a temperatura e lasciateli cuocere girandoli frequentemente per almeno 5-6 minuti o fino a quando i gambi, se infilzati con un coltellino o uno spiedo risulteranno teneri, abbiate cura di non far alzare la temperatura dell’olio, in modo da non rischiare di bruciare eccessivamente le foglie.
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A questo punto scolateli e lasciateli intiepidire, intanto portate l’olio ad una temperatura di 170-180°C. Aprite leggermente con una forchetta le foglie intenerite dei carciofi e conditeli con sale e pepe, quindi metteteli nuovamente a friggere, uno alla volta, tenendoli per il gambo per pochi secondi fino a rendere croccanti le foglie, dopodiché scolate l’olio in eccesso e servite.
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Servite!