Le pappardelle al sugo di cinghiale sono un primo piatto dal gusto rustico e dal profumo incredibile. Cucinare il cinghiale non è sempre facile, o meglio non si fa in maniera corretta e ciò comporta che la carne risulti dura, con un sapore troppo intenso e poco gradevole. Questa ricetta delle pappardelle al cinghiale è di origine umbra, ma è un piatto che si fa un po' ovunque nel Centro Italia. Per diminuire il sapore selvatico di questa carne, si utilizzano delle erbe aromatiche e il brandy che conferiscono un notevole aroma persistente al piatto finale.
Ecco come si fanno le pappardelle al sugo di cinghiale
Per prima cosa tagliate la carne a pezzi medio grandi, trasferitela in un recipiente ed aggiungete la salvia, il rosmarino, uno spicchio di aglio diviso a metà, il brandy e le bacche di ginepro. Coprite il tutto con il vino, riparate il contenitore con della pellicola e lasciate marinare la carne per una notte.
Trascorso questo tempo scolate la carne dalla marinata, tamponatela con carta assorbente e tritatela finemente a coltello. Nel frattempo preparate un trito con la cipolla, la carota ed il sedano. Trasferite le verdure in una padella capiente insieme ad un giro di olio e fatele soffriggere a fuoco dolce per circa 10 minuti. Successivamente aggiungete la carne preparata e fatela rosolare in modo uniforme a fuoco medio.
Una volta che la carne risulterà leggermente brunita sfumate con il vino rosso, deglassate il fondo di cottura, quindi aggiungete i pomodori pelati frullati, salate, pepate e proseguite la cottura per un paio d'ore a fuoco basso mantenendo umido aggiungendo del brodo caldo all’occorrenza.
Terminata la cottura del ragù regolate di sale se necessario, quindi lessate la pasta al dente in abbondante acqua salata. Condite la pasta in padella con il ragù di cinghiale e servite aggiungendo del prezzemolo tritato nei singoli piatti.